LA SCUOLA DI CORROSIONE DI MILANO
Milano è stata un centro di eccellenza per l’elettrochimica. È sempre Pietro a raccontarci in modo brillante e senza veli le vicende dell’Università Statale, con i professori Cambi prima e Bianchi poi, e del Politecnico di Milano, con Scarpa e Piontelli: da scuole così importanti di elettrochimica non poteva che derivarne una scuola altrettanto importante per la corrosione. Il professor Giuseppe Bianchi ha svolto il ruolo di collegamento tra elettrochimica e corrosione, e di apripista per la scuola di corrosione a Milano e in Italia, o, come a lui piaceva definirsi, di “patriarca” dei corrosionisti italiani. Ma Pietro, dal Politecnico, è stato assai tempestivo, a cominciare dalla didattica, nel prendere in mano e sviluppare la scuola milanese (2) .Gli effetti, a partire dagli anni settanta, sono stati notevoli in termini di soggetti coinvolti, di memorie scientifiche e libri pubblicati, di scuole di formazione, di iniziative associazionistiche, di implicazioni industriali. Pensiamo che un elemento caratterizzante l’insieme degli effetti benefici di questa scuola sia, tra gli altri, lo sviluppo di un corretto linguaggio dei fenomeni di corrosione. La condivisione infatti di termini esatti, depurati di contaminazioni eterodosse e attinenti ai fenomeni sottesi dal termine stesso, ha consentito di parlare un linguaggio appunto comune, e comune non soltanto tra pochi addetti ai lavori in ambito accademico, ma proiettato in tante realtà come quelle industriali o associazionistiche o più in generale del lavoro. Pietro in questo ha dato un contributo importantissimo: da una parte attraverso un lavoro di riflessione e precisione (Pietro, a dispetto di una certa noncuranza esteriore, era un cultore della precisione, come del resto testimoniano inequivocabilmente le sue titaniocromie) e dall’altra attraverso un’opera intensissima di educazione e divulgazione. Le vicende da ricordare sulla corrosione a Milano sarebbero tantissime, ma, in una prospettiva assolutamente soggettiva, ne ricordiamo solo alcune.
Al Politecnico, Dany Sinigaglia e Bruno Mazza insieme a Pietro, coordinavano vari gruppi di ricerca. Dalla collaborazione di questi gruppi, in cui chi scrive ha operato e si è formato, ha preso origine nel Gruppo ENI quella che diventerà l’Unità di Corrosione e Materiali di AGIP (adesso ENI E&P), che ha svolto e continua a svolgere un ruolo riconosciuto internazionalmente nell’ambito della corrosione e dei materiali per l’upstream petrolifero. Sempre nell’industria, agli inizi degli anni ottanta e propiziato dalle innovazioni del professor Bianchi nel settore degli anodi a corrente impressa, il brevetto LIDA (3), il Gruppo De Nora entra con decisione nel mercato mondiale della protezione catodica, proprio mentre Pietro e Luciano avviavano al Politecnico la serie dei corsi di protezione catodica e pubblicavano la prima edizione del testo “Protezione Catodica”. Un altro fattore influente a Milano è stato l’associazionismo. Ricordiamo il Gruppo di Corrosione presso l’AIM, che ha rappresentato un presidio permanente per la divulgazione e per l’aggregazione tra gli addetti ai lavori. Le Giornate Nazionali sulla Corrosione e Protezione, giunte quest’anno alla decima edizione, confermano il ruolo centrale della milanese AIM. Va ricordato anche il ruolo di NACE Italia e di APCE, la prima in rappresentanza di NACE International e la seconda un’associazione dei proprietari delle strutture interrate che è nata per regolamentare la protezione catodica e le condizioni di interferenza da correnti vaganti. Un altro fronte di attività è stato quello dei Gruppi di lavoro per la normazione, italiana prima ed europea dopo, nell’ambito delle tematiche di corrosione e in particolare della protezione catodica; in questa sede Pietro porterà avanti la sua interpretazione della protezione, e prevenzione, catodica delle strutture in calcestruzzo armato.
Ritornando a Pietro, ripartiamo dalla sua scuola di corrosione nel calcestruzzo. Anche in questo ambito, molto avviene a Milano: al Politecnico, Pietro, con i suoi collaboratori, interpreta e descrive in forma limpida il sistema armature – calcestruzzo, in tutto lo spettro di condizioni di esposizione, alla luce dei principi dei meccanismi di corrosione, divenendo riferimento riconosciuto da molti centri in Europa, e quindi razionalizza le tecniche di prevenzione e di monitoraggio e ispezione. Si concentra in particolare sulla tecnica della protezione catodica, inventando la prevenzione catodica. E’ interessante ricordare che negli stessi anni, sempre a Milano, il Gruppo de Nora sviluppava gli anodi in titanio attivato a rete stirata, per la protezione catodica nel calcestruzzo, e la società Nuova Polmet realizzava numerosi e importanti progetti di protezione e prevenzione catodica di viadotti autostradali.
E infine vogliamo parlare anche di Cescor, che, pensiamo, fa anch’essa parte di questa scuola. Costituita in embrione come Studio Associato di consulenza alla fine degli anni ottanta, si è progressivamente strutturata come società di ingegneria specialistica di corrosione e protezione catodica. Pietro, al di là di essere stato uno dei soci fondatori, ha senza dubbio contribuito al progressivo sviluppo delle idee e al posizionamento di Cescor sul mercato, e anche alla definizione dei valori della società. Il suo ruolo, anche se sempre esterno, è stato fonte di ispirazione e di visione, a volte secondo percorsi non facilmente decifrabili: di certo, fin dall’inizio, Pietro aveva creduto nella nostra iniziativa, profetizzando anche una serie di sviluppi di cui al tempo noi stessi non eravamo pienamente consapevoli.
(2) I testi di G. Bianchi e F. Mazza, Corrosione e protezione dei metalli e di Pietro, Corrosione e protezione dei materiali metallici, escono nello stesso anno, il 1978, a marzo il primo e a luglio il secondo.
(3) G. Bianchi, G.L. Mussinelli, Method for electrically connecting non corrodible anodes to the corrodible core of a power supply cable. Oronzio de Nora, US Patent 4526666 (1985).
Alcuni libri di Pietro
Corrosione e protezione dei materiali metallici
(prima edizione, 1978)
Protezione Catodica
(1981)
Corso di Aggiornamento di Protezione Catodica
(1981)
Titaniocromia (e altre cose)
(1999)
Corrosione e protezione dei materiali metallici
(2007)
Corrosione e protezione dei materiali metallici. Vol. 2
(2007)